Lo yoga è una disciplina millenaria. Strumento olistico di intervento mente-corpo-spirito, permette all’individuo di essere più preparato ad affrontare i fattori di stress quotidiani, mantenere il corpo in perfetta salute e migliorare l’umore generale promuovendo risultati positivi anche a lungo termine.
Gli studi più recenti hanno dimostrato che lo yoga può essere inoltre molto efficace per aiutare le donne in gravidanza a ridurre la probabilità di subire gli effetti negativi dello stress prenatale. Lo yoga può rappresentare infatti un modo economico, ma efficace, per gestire lo stress associato alla gravidanza.
Anche se si tratta di informazioni preliminari, sembra che le donne incinta siano in grado di progredire nella loro pratica yoga anche durante il periodo di gestazione. A New York esiste addirittura un centro interamente dedicato allo yoga per donne in gravidanza.
Oltre a ridurre i livelli di stress e di ansia, la disciplina contribuisce significativamente nel diminuire i fastidi associati alla progressione della gravidanza, in particolare mal di schiena e dolore pelvico. Lo yoga lavora per contrastare questi dolori rafforzando e aiutando a rilassare la tensione sui gruppi muscolari associati a queste aree del corpo. Escludendo interventi farmacologici, è riconosciuto come uno dei trattamenti complementari più efficaci, privo di effetti collaterali.
E ancora, le ricerche più recenti hanno scoperto un legame tra la pratica dello yoga prenatale ed il miglioramento della qualità del riposo e del sonno. Diversi infatti possono essere i disturbi del sonno associati a questo delicato periodo: in tarda gravidanza, a causa del minor numero di posizioni che la madre può assumere da coricata o lungo tutto il periodo, a causa dei movimenti fetali. Pare riscontrabile che la qualità del sonno sia migliorata tra le donne che hanno dedicato almeno mezz’ora al giorno, per quattro volte la settimana, alla pratica yoga e alla meditazione.
La condizione ideale suggerita ad una madre gestante e in buona salute (salvo indicazioni mediche diverse) sarebbe quella di praticare lo yoga (tra cui posture fisiche, la respirazione tecnica e la meditazione) per un’ora al giorno a partire dalla 18/20° settimana di gestazione fino alla nascita del bambino. Questo suggerisce che la combinazione di esercizio fisico, meditazione e rilassamento può avere un maggiore impatto sulla salute materna e fetale rispetto al solo esercizio fisico.
Grazie allo yoga si ha inoltre la possibilità di migliorare forza e flessibilità muscolare, aumentare le riserve energetiche e preparare al meglio il corpo della donna prima del parto. Questo la aiuterà anche a sentirsi più sicura e in equilibrio, a credere nelle proprie capacità di ascolto e di realizzazione materna. Come se non bastasse, i risultati della ricerca moderna hanno anche rivelato che lo yoga può migliorare notevolmente i risultati del parto, e successivamente il rientro al lavoro.
Mentre ci sono chiaramente molti vantaggi nel praticare lo yoga prenatale come esercizio di regime durante la gravidanza, ci sono anche alcune avvertenze e controindicazioni di cui essere consapevoli, così come alcune posture che vengono escluse da questi corsi dedicati. Ad esempio, la pratica deve essere realizzata su misura e concordata con l’insegnante di riferimento: la donna deve sentirsi a proprio agio e le devono essere garantiti i massimi benefici, in sicurezza, da questo tipo di esercizio.
Fisicamente, lo yoga è noto per alleviare i disagi della gravidanza, come la mancanza di respiro, gli sbalzi d’umore, la stanchezza e il gonfiore. La pratica di respirazione yogica, offre un mezzo attraverso il quale gestire il dolore delle contrazioni, la meditazione può contribuire a migliorare la capacità di rilassarsi nel presente. Non dimentichiamo che lo yoga è una pratica che può essere realizzata in gruppo o in modo più privato e raccolto.
Non rimane da osservare che il grande auspicio sarebbe quello di poter offrire lezioni di yoga prenatale negli ospedali attraverso insegnanti preparati o infermieri formati per migliorare notevolmente lo stato di salute delle donne in gravidanza.